A poche ore dalla scomparsa di Enzo Jannacci, la musica italiana perde un altro pezzo importante: il cantautore romano Franco Califano, 74 anni. Milano sta a Jannacci come Roma sta a Califano. Nella capitale lo chiamavamo "Er Califfo", per la nostra abitudine di dare soprannomi alle persone.
Califano ha vissuto sempre a mille, è stato un uomo ricco di eccessi come da lui stesso ammesso e spesso raccontato, ed ha avuto una grande passione per le donne. Ma la compagna vera e costante della sua vita è stata la musica e le storie che ha raccontato nelle sue tante canzoni.
Califano ha vissuto sempre a mille, è stato un uomo ricco di eccessi come da lui stesso ammesso e spesso raccontato, ed ha avuto una grande passione per le donne. Ma la compagna vera e costante della sua vita è stata la musica e le storie che ha raccontato nelle sue tante canzoni.
Io voglio ricordarlo e omaggiarlo regalandovi il testo della sua canzone che preferisco, e che racchiude in poche parole la vita del Califfo: "La mia libertà".
Ho una chitarra per amica e con voce malandata
canto e suono la mia libertà.
Se sono triste canto piano, se sono in forma suono forte,
così affronto la mia sorte.
Se non amo grido abbasso anche se non mi è concesso
dico sempre quello che mi va.
Se voglio un corpo e un po' d'affetto,
faccio un giro cerco un letto e una donna che ci sta.
Chi mi vuole prigioniero non lo sa che non c'è muro
che mi stacchi dalla libertà.
Libertà che ho nelle vene, libertà che mi appartiene,
libertà che è libertà.
Vivo la vita così alla giornata con quello che da'
sono un' artista e allora mi basta la mia libertà.
Da una finestra si affaccia una donna che un sorriso mi fa.
E' una di quelle, ma è bella e stasera mi va.
Passo un'ora in sua compagnia e poi vado via.
Non mi fido di nessuno sono rose e crisantemo
suono e canto la mia libertà.
Se sono triste suono piano, se sono in forma canto forte
così affronto la mia sorte.
Una donna innamorata anche quella più pulita
prima o poi le corna te le fa.
Tanto vale andare avanti e trattare con i guanti
solo questa libertà.
Vivo la vita così alla giornata con quello che da'
sono un' artista e allora mi basta la mia libertà
da una finestra si affaccia una donna che un sorriso mi fa.
E' una di quelle, ma è bella e stasera mi va.
Passo un'ora in sua compagnia e poi vado via
canto e suono la mia libertà.
Se sono triste canto piano, se sono in forma suono forte,
così affronto la mia sorte.
Se non amo grido abbasso anche se non mi è concesso
dico sempre quello che mi va.
Se voglio un corpo e un po' d'affetto,
faccio un giro cerco un letto e una donna che ci sta.
Chi mi vuole prigioniero non lo sa che non c'è muro
che mi stacchi dalla libertà.
Libertà che ho nelle vene, libertà che mi appartiene,
libertà che è libertà.
Vivo la vita così alla giornata con quello che da'
sono un' artista e allora mi basta la mia libertà.
Da una finestra si affaccia una donna che un sorriso mi fa.
E' una di quelle, ma è bella e stasera mi va.
Passo un'ora in sua compagnia e poi vado via.
Non mi fido di nessuno sono rose e crisantemo
suono e canto la mia libertà.
Se sono triste suono piano, se sono in forma canto forte
così affronto la mia sorte.
Una donna innamorata anche quella più pulita
prima o poi le corna te le fa.
Tanto vale andare avanti e trattare con i guanti
solo questa libertà.
Vivo la vita così alla giornata con quello che da'
sono un' artista e allora mi basta la mia libertà
da una finestra si affaccia una donna che un sorriso mi fa.
E' una di quelle, ma è bella e stasera mi va.
Passo un'ora in sua compagnia e poi vado via